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lunedì 16 maggio 2011

Reality is an Invention Balthus-Joel Peter Witkin








La morte è anche follia romantica.
Ma l'amore che Vitkin prova verso i resti imputriditi, raccolti nelle sue composizioni, è sinonimo di mal sane membra.
Tripudi pittorici che sfiorano le sembianze di cucine morte.
Trattasi di esibizione nell'arte e Joel ne sà qualcosa.
E' un furbetto Vitkin..ha saputo correre laggiù, oltrepassare l'ardua sentenza del pubblico, ben consapevole che esso può far giungere al suicidio creativo e non solo, e proprio laggiù ha scoperto la sua forma d'arte così dissacrante e mostruosa che ruota attorno a poetiche nature dolorose che io personalmente trovo cullanti e sincere.
Gioca con il sezionamento fisico, costruendo teste fiorite o organi distorti. Il suo amore mortuario si tramuta così nella inaudita capacità di rappresentare la decomposizione dell'umano, tema riposto sempre in un angolo perchè per molti, ritenuto meno "d' effetto" della morte in quanto tale.
Ebbene no: E' tempo di vedere anche quello che si nasconde al di là di essa. Scopriamolo.

www.edelmangallery.com

xx

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