La mostra, proveniente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York, comprende 178 fotografie e rappresenta un’occasione unica per ripercorrere, con un unico sguardo retrospettivo, il lavoro di Mapplethorpe, dalle prime polaroid di inizio anni Settanta, fino ai suoi celebri still life, ai fiori, ai ritratti, alla sconcertante serie dedicata a Lisa Lyon, alle splendide immagini dedicate al corpo maschile, indagato e celebrato come mai prima di allora, all’omaggio alla sua musa Patti Smith, agli insoliti, teneri e malinconici ritratti di bambini.
Nel mio passato periodo artistico londinese ho visto una bellissima mostra su Mapplethorpe: sono uscita dalla galleria che si trovava dietro Top Shop, pioveva (eh beh!) e per tutto il tempo del tragitto sul mitico 171 mi sono ritrovata a pensare alle sue immagini e al significato della fotografia nella mia vita. Sopravvivenza per me.
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